Sono stati celebrati i funerali di Carla Gatto, la nonna della compianta Giulia Cecchettin, uccisa da Filippo Turetta. L’addio a Beverare, in provincia di Rovigo.
Nella famiglia Cecchettin si è dovuto far fronte ad un altro terribile lutto, quello della signora Carla Gatto, la nonna della compianta Giulia, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato, Filippo Turetta. La donna non ha sopportato il dolore per la perdita della nipote ed è deceduta causando un altro duro colpo all’intera famiglia. Nelle scorse ore, in provincia di Rovigo, precisamente a Beverare, sono stati celebrati i funerali dove Gino Cecchettin ha preso la parola con uno straziante addio.
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Giulia Cecchettin, il funerale della nonna Carla Gatto
La famiglia di Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato, Filippo Turetta, ha dovuto fare i conti con un altro terribile lutto, quello della morte della signora Carla Gatto, nonna della compianta giovane nonché madre di Gino Cecchettin. Nella piccola parrocchia di Beverare, frazione di San Martino di Venezze nel Rodigino, c’è stato l’ultimo saluto alla donna, morta a 76 anni il 15 febbraio dopo una breve degenza in ospedale.
Tutta la famiglia si è riunita per salutarla oltre che tantissime persone, amiche e amici che hanno voluto far sentire il proprio sostegno a Gino. Secondo quanto si apprende dal Corriere, in chiesa era presente anche Davide, l’ultimogenito mentre non c’era Elena, la sorella di Giulia.
L’addio straziante di Gino Cecchettin
Tra i momenti più forti del funerale di Carla Gatto, senza dubbio il commento di Gino Cecchettin. L’uomo, che ha già perso la moglie e la figlia, ha dovuto dire addio anche alla madre: “Mia madre ha sempre avuto molti sogni, ma è cresciuta in un periodo in cui essere madre e moglie non lasciava spazio ad altre ambizioni, ha sacrificato tutto per noi, ma senza dimenticare il suo ‘zaino’ di desideri che prima o poi avrebbe realizzato”.
Il messaggio di Gino è stato forte e sofferto: “Ha lavorato, ci ha messo una prima casa sulla testa e poi un’altra casa, più bella e più grande, ci ha riempiti di libri affinché conoscessimo molte cose. Poi un giorno, quando sono diventato grande, sono tornato a casa e ho trovato delle tele e le ho chiesto che cosa stesse facendo, e lei mi ha risposto: ‘Dipingo, forse ho trovato un po’ di tempo per me'”.
Gino ha poi aggiunto con grande dolore: “Prima ha fatto la mamma, poi si è occupata di papà, di noi figli, sembrava che fosse arrivato il momento giusto per lei, poi l’immenso dolore della morte di Giulia, perfino lei, che è stata sempre la più forte di tutti, non ha saputo più dove aggrapparsi”, il commento sofferto.